La soffiatura fu una tecnica che rivoluzionò la produzione vetraria intorno alla metà del I secolo A.C., rendendo veloce ed economica la produzione di contenitori in vetro e di conseguenza favorendone la diffusione. La prima testimonianza di un'attività vetraia a Venezia risale al 982 D.C., mentre dopo il secolo XI, sotto la Repubblica Serenissima, tutte le fornaci della città di Venezia vennero spostate nella parte nord della laguna - nella piccola isola di Murano - per paura degli incendi che avrebbero potuto distruggere la città, ma anche per poter proteggere geograficamente i segreti di questa lavorazione. La vera qualità di Murano, però, fu soprattutto l'uomo con la sua esperienza, che nel tempo perfezionò gli stili, la qualità e l'abilità nel modellare il vetro incandescente, ideando prodotti raffinati e ben diversi da quelli più rozzi delle altre manifatture europee, usando nuove e complesse tecniche di lavorazione quali la filigrana, l'incalmo e l'effetto ghiaccio. I tecnici compositori realizzarono anche il calcedonio, il lattimo, l'acquamarina, e il rosso rubino, mentre i decoratori si specializzarono nella pittura a vetri policromi e nell'incisione a punta di diamante. Il vetro muranese raggiunse, grazie a speciali procedimenti, un tale grado di purezza da meritare la denominazione di "cristallo", per analogia col cristallo di rocca.
Foglia d'oro e d'argento si applica in sottilissimi fogli disposti su un piano metallico e su cui il vetraio vi rotola il vetro incandescente così da farli aderire intorno alla sua parete esterna; dilatando poi il manufatto con la soffiatura, la foglia si spezza in una sorta di pulviscolo che spesso viene rivestito con un ulteriore strato di vetro trasparente.
Nell'incamiciato veneziano il soffiato allo stadio iniziale viene immerso in un crogiolo di differente colore e poi dilatato, assottigliando così la parete del vetro.
Morise è tipica decorazione muranese a forma ondulata, eseguita applicando a caldo un cordoncino di vetro.
Il Rigadìn (rigato) sono sottili costolature ottenute con la soffiatura di un vetro in uno stampo aperto, il quale può venire sottoposto, ancora caldo, ad una torsione (rigadìn ritorto).
Il Pulegoso è un tipo di vetro creato da Venini con inclusione di miriadi di bollicine di gas che conferiscono alla superficie dell'oggetto un aspetto butterato.
Il Lattimo è un tipo di vetro di colore bianco opaco destinato fino al XV secolo alla produzione di mosaici e smalti. Venne utilizzato anche per la soffiatura di oggetti ad imitazione delle prime porcellane cinesi giunte a Venezia.